martedì 29 luglio 2014

Dove terra e l'acqua s'incontrano - La Trottoria

Fuori dal giro "turistico", poggiata sul fianco morbido di una collina sui canneti degli Alimini, c'è La Trottoria. Che non è una trattoria, un agriturismo o un ristorante, a me è sembrato un luogo dell'anima, uno di quei rari posti dove ti senti a casa senza esserci mai stato.
Ad accoglierti arrivano per prime le note jazz di sottofondo, che segui come le briciole di Pollicino, fino a ritovarti sotto ad un porticato in pietra e davanti ad un sorriso luminoso. Damiano.
Pochi tavoli, una decina al massimo con le tovaglie di cartapaglia che ti vien subito voglia di disegnarci su, circondati dagli ulivi, dalle cicale pigre e dai primi grilli della sera.
Ti lasci cullare dal jazz discreto mentre scegli cosa gustare da un menu minimo, naturale e perfettamente allineato alla stagionalità ed al Km0.



L'aria gentile del tramonto si porta via tutto il rumore della spiaggia e sembra d'essere mille miglia lontani da qualsiasi cosa mentre sei sul punto di ordinare tutto il menu, perchè non riesci a scegliere cosa vuoi assolutamente rispetto a cosa vorresti. Bisogna tornare almeno un paio di volte!
Damiano arriva in soccorso e ti racconta per filo e per segno cosa stai per mangiare, mescolando cibo e storia, cose da vedere e cose da assaggiare in un mix che ti fa capire quanto il cibo sia legato a doppio filo alla cultura di un territorio. Damiano chiacchiera e gli occhi scuri brillano sopra un sorriso da gatto con gli stivali mentre dirige le manovre dell'accoglienza, un capitano sulla tolda della nave.

Ancor prima dei piatti arrivano le "coccole"... pittule e pane cotto nel forno a legna, tutto fatto con il grano coltivato nella tenuta, tutto così buono che si rischia di finire il pane prima del companatico che arriva con i suoi tempi perchè nulla è precotto o pre-preparto ma tutto viene realizzato al momento, la pasta fresca viene impastata dopo la comanda, il condimento ugualmente e la carne tagliata e cotta dopo aver scelto il taglio dal pezzo intero, l'insalata dell'orto viene sminuzzata a mano.
Insomma calma&qualità.


Il regno di Damiano finisce sulla soglia della cucina, dove inizia quello di Anna, regina di sapori e di erbe mattutine, che attinge dai ricordi (il babbo e la mamma avevano una trattoria) e dal territorio per creare i suoi piatti semplici e meravigliosi: le sagne cu li pimmitori scattariciati, le orecchiette con la ricotta, le verdure, i peperoni striscicati e molto altro ancora.
Se Damiano è uomo d'acqua, Anna è fatta di terra ed erbe ed insieme sono riusciti a creare qualcosa di particolare ed unico, proprio qui dove terra ed acqua e si confondono tra i canneti e l'acqua dolce di terra si mescola a quella aspra di mare.
Il ritmo, l'atmosfera, l'informalità rendono La Trottoria un luogo dove è impossibile non sentirsi accolti e coccolati, dove rimanere a chiacchierare sottovoce, sgranocchiando le mandorle caramellate ancora calde (triplo wow!!).


Prima del La Trottoria nella loro vita c'è stata un'attività imprenditoriale, lasciata perchè ormai esistenzialmente inadeguata, poi è arrivato il mare affrontato in barca, poi i cavalli (grande passione di Anna), ora questo. E domani? Domani chissà, forse nuovamente il mare, insieme. E qui? Qui ci penseranno i ragazzi, ormai cresciuti.


La Trottoria
Strada Provinciale 342, 73026 Otranto
+39 335 1014610

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