mercoledì 16 luglio 2014

Acque dolci

Il Salento, si sa, è terra di mare e di taranta, di vino rosso denso come sangue, di cicale assordanti e uliveti a perdita d'occhio. Il Salento che non si sa è d'acqua dolce e canneti, di silenzio e d'ombra, di di libellule formato preistoria e dorsi di pesce che brillano al sole mentre scivolano tra le alghe.
Una strada che diventa sterrato bianco tra i campi ed i muri a secco, le piante - verdissime - sempre più strette a strusciare contro i fianchi della macchina ed ecco all'improvviso la sorpresa!
Acqua. Acqua che si vede subito non di mare, lo si capisce dal silenzio, dalla calma senza risacca, dal verde che non finisce ma avanza fino dentro l'acqua, dai canneti che rendono labile il confine tra i due elementi. I laghi Alimini.

Il nome deriva da λίμνη (límni) il termine che usavano gli antichi Greci per indicare un lago o uno stagno e in questa terra che la Grecia la conosce da vicino, la cosa non stupisce più di tanto. I laghi sono due, Alimini Piccolo, alimentato da sorgenti è d'acqua dolce mentre Alimini Grande è alimentato anche dal mare che lo rende salmastro. Flora e fauna sono ricchissime e particolari grazie anche al fatto che i laghi fanno parte dell'Oasi protetta dei Laghi Alimini. Sottoposta a rigidi vincoli paesaggistici e naturalistici, questa zona è una vera oasi sia per gli animali stanziali che per quelli migratori.



Per godere di tutta questa naturale bellezza non c'è nulla di meglio di una gita in canoa. Niente motore, niente rumore, solo il tuffarsi ritmico della pagaia mentre la canoa scivola lungo la riva.
E se la canoa non me la sono portata? Niente paura, c'è Colori in Canoa!
Si possono affittare canoa e giubbino salvagente per seguire uno o entrambi gli itinerari proposti, segnalati da boe colorate, oppure si può prenotare una guida per escursioni anche di gruppo.


L'atmosfera è rilassata e tranquilla, il fondale basso permette di avere una buona visibilità e anche in caso di vento è possibile effettuare almeno uno dei due itinerari proposti, infatti partendo dal punto d'imbarco almeno uno dei due si trova sempre sottovento rispetto all'altro. La costa rocciosa conserva un che di marino ed i cefali grigi che nuotano appena sotto il pelo dell'acqua, rendono l'atmosfera un po' surreale... mare o lago?? Ma nessun dubbio sulla gita, piacevolissima e consigliatissima.


Flora e fauna ricchissime di specie rare come la cicogna bianca, il fenicottero, le gru, le oche selvatiche, cigni, germano reale ma anche i falchi di palude, i gheppi, i nibbi, i falconi pellegrini, le poiane e le aquile imperiali e le aquile del Bonelli. Non mancano i rapaci notturni quali il gufo, l'allocco, la civetta e il barbagianni.
Nei boschi che circondano i laghi la fauna è altrettanto ricca con fringuelli, tordi, storni, merli, scriccioli, usignoli e picchi.
I laghi permettono la vita di numerosi rettili come la testuggine d'acqua e di terra, bisce d'acqua, cervoni e vipere. Molto comuni sono i rospi, che spesso raggiungono notevoli dimensioni grazie alla generosa quantità di cibo, le rane, le salamandre e il tritone.
I mammiferi più comuni sono i roditori come gli scoiattoli, i topi campestri, i ghiri, i moscardini e i conigli selvatici. Chiudono la sfilata nauralistica i tassi, le donnole, le faine, le puzzole, i ricci, i furetti e i cinghiali. Più difficili da vedere sono i furtivi e aggressivi gatti selvatici e i timorosi gruppi di daini.

Di tutto questo zoo ho potuto intravedere (ma non fotografare... troppo lenta! O pagaio o fotografo!) una cannaiola, una mega libellula viola pazzia, cefali, ragni a secchiate, pesci non meglio identificati.

2 commenti:

  1. che meraviglia! i "posti che non ti aspetti", in vacanza e non, offrono sempre degli spettacoli sorprendenti. e sono quelli che ricordiamo di più.

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  2. Che beeeeeello**
    Mi fai sempre sognare ad occhi aperti con le tue fotografie!

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